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20 gennaio 2022

CONSULENZA NUTRIZIONALE ONLINE

                         CONSULENZA NUTRIZIONALE ONLINE : 

UN MODO SEMPLICE, RAPIDO ED ECONOMICO PER AVERE
UNA CONSULENZA ALIMENTARE PERSONALIZZATA E PROFESSIONALE 
SENZA SPRECARE TEMPO E FATICA!


Se per problemi di distanza o tempo oppure se sei in difficoltà per il Covid e non ti fosse possibile usufruire di una mia consulenza in studio, a Messina o a Catania  o se semplicemente ritieni che sia un servizio comodo e più indicato per le tue esigenze allora contattami.

Mi occupo da molti anni di disturbi legati all'Alimentazione, alle Intolleranze Alimentari e di Nutrigenetica, Sovrappeso e Obesità, Nutrizione nello Sportivo, Dieta per il Lipedema, Intolleranza al Nickel, Disbiosi, Dieta per Policistosi Ovarica, Menopausa, Infertilità, Dieta Patologie Autoimmuni e Tiroiditi, Alimentazione in Gravidanza e Allattamento, Magrezze eccessive, Alimentazione nel Bambino, Educazione Alimentare.

Mi sono chiesta per molto tempo se fosse davvero possibile offrire un servizio serio e professionale
anche non vedendo direttamente le persone.

Alla fine la risposta è arrivata dallo svariato numero di persone che mi hanno contattato in questi anni e mi hanno richiesto questo servizio.

Per questo ho deciso di offrire le mie consulenze online!

COME FUNZIONA?
  • Per prima cosa concorderemo un appuntamento telefonico durante il quale cercherò di capire il problema e valuterò la mia competenza a riguardo
  • Ti farò compilare una griglia di domande specifica e dettagliata per ricavare importanti informazioni sulle tue abitudini alimentari e di vita. 
  • Ti chiederò di inviarmi le analisi che hai fatto o ti proporrò un approfondimento compatibilmente con la possibilità che tu abbia modo a farli!

Ti invierò quindi

  •         un programma nutrizionale fatto a misura per te, per insegnarti il corretto comportamento alimentare
  •         indicazioni sugli alimenti da preferire e da evitare
  •     consigli su cosa acquistare e dove comprare
  •     un piano con i migliori integratori 100% naturali che potranno aiutarti a raggiungere più velocemente i tuoi obiettivi e a ritrovare il tuo benessere
        
                Avrai la mia assistenza online per rispondere ai tuoi dubbi e domande con la possibilità di acquistare pacchetti di controlli per essere seguiti e monitorati nel tempo in base alle tue più personali esigenze
      
Per usufruire in modo corretto del servizio di consulenze on-line suggerisco  di avere a disposizione una bilancia, un metro da sarta, importante per la rilevazione delle circonferenze corporee. A tal proposito ti darò indicazioni precise sui punti da misurare.

Di cosa ho bisogno per la consulenza online? Peso e Altezza misurati precedentemente dalla persona senza vestiti e scarpe (se vuoi, altrimenti faremo senza parlare di peso)

COME ACCEDERE AL SERVIZIO

Si potrà avere una consulenza in videochiamata con diversi tipi di piattaforme oppure solo telefonica comunque sarà accurata e completa.

Il pagamento è anticipato tramite Bonifico Bancario o con Carte di Credito mediante SumUp e verrà rilasciata ovviamente una ricevuta sanitaria.

Dopo l’avvenuto pagamento della prestazione, ci si accorderà tramite scambio di email o comunicazione telefonica per fissare l’orario ed il giorno della consulenza online, a seconda delle disponibilità di entrambi.

La consulenza di potrà svolgere dal Lunedì al Venerdì, dalle 9,30 alle 14,00 e dalle 15,00 alle 19,30.

Per ulteriori informazioni o domande potete scrivermi all’indirizzo di posta elettronica cacciolamariastella@.gmail.com

20 aprile 2016

La Nutrigenetica:Conosci i tuoi geni per mangiare e vivere meglio

   Questa è la nuova possibilità che la genetica applicata alla nutrizione mette a disposizione di noi tutti. 

    Oggi alcuni semplici test ci rivelano quelle peculiarità genetiche che sono sensibili alle variabili ambientali, in primo luogo la dieta ed il nostro stile di vita e che incidono nel bene e nel male sulla qualità della nostra vita stessa.

    Ognuno di noi è unico e ciò è dovuto ai nostri geni. Le differenze da individuo a individuo si manifestano sia esteriormente nel nostro aspetto fisico, come il colore dei capelli e degli occhi, sia internamente, ad esempio nella diversa capacità di metabolizzare i nutrienti, o eliminare le tossine ecc.. Infatti, sebbene condividiamo gran parte del materiale genetico, in ciascun gene vi sono punti di variazione: il più comune è il “Single Nucleotide Polymorphism” o SNP, l’insieme di queste piccole variazioni che influenzano ciò che siamo e definiscono la nostra individualità.

    Ma i geni non sono tutto, essi non lavorano da soli e non ci determinano in modo assoluto. Essi interagiscono con il nostro ambiente pertanto, modificando la nostra interazione con l’ambiente, modifichiamo l’espressione dei geni. Ad esempio, una persona dalla pelle chiara (geni) si scotterà al sole (ambiente) solo se si espone senza la necessaria cautela.

    L’aspetto dell’ambiente che ci influenza maggiormente e sul quale possiamo, per fortuna, esercitare il maggior controllo, è quello che immettiamo nel nostro organismo con l’alimentazione. Conoscendo meglio l’effetto che i nutrienti hanno sulla nostra particolare costituzione genetica, possiamo esercitare un controllo più effettivo sulla qualità e le nostre aspettative di vita.
Una dieta corretta ed equilibrata è essenziale per una vita sana e lunga, ma non è la stessa per tutti.

    Negli ultimi dieci anni sono stati fatti notevoli progressi nello studio dei rapporti tra geni ed ambiente e da essi è emerso un nuovo territorio della conoscenza: la Nutrigenetica. Essa è pronta per essere messa a disposizione di ciascuno al fine di migliorare il nostro benessere presente e soprattutto futuro. Infatti, grazie ad essa abbiamo selezionato un gruppo di geni che determinano il modo in cui un individuo reagisce a certi nutrienti essenziali. In tal modo è possibile studiare un’alimentazione più adatta a ciascuno, suggerendo in base al suo genotipo linee guida per il tipo e la quantità ottimali dei nutrienti necessari al suo organismo. A questo si è dato il nome di “Sistema NutriGENE” che consiste nell’analisi di materiale genetico: un semplice tampone passato all’interno dellla bocca viene analizzato, ed in base ai risultati ottenuti si offre una serie di suggerimenti alimentari adatti al proprio profilo genetico. Ciò è il frutto di comprovati studi scientifici, condotti in laboratori di varie parti del mondo, i cui risultati sono stati pubblicati da riviste internazionali. Vi è, infatti, una quantità enorme di letteratura scientifica che documenta nei dettagli come le variazioni genetiche influenzano il metabolismo di particolari nutrienti.

    I Geni modificano i nostri bisogni nutrizionali ed il sistema Eurogenetica Full Nutrition determina quali sono le necessità peculiari di ciascuno. Il test rivela le variazioni presenti in 20 geni specifici per la nutrizione e fattori di rischio ad essa associati (come colesterolo, ipertensione, ecc.), i risultati sono convertiti in una guida alimentare. Il report fornito dal sistema Eurogenetica Full Nutrition contiene la spiegazione del significato delle variazioni genetiche e la tavola dei nutrienti consente di modificare, laddove sia necessario la propria alimentazione. Non è, d’altra parte, una dieta radicale, ma consiste in piccole variazioni dell’alimentazione e dello stile di vita. Piccole variazioni che a lungo termine possono avere un effetto significativo e fare la differenza. Non si tratta dunque di una dieta per dimagrire ma di un investimento a lungo termine sulla propria salute. Sapevate che appena 10 calorie in eccesso al giorno, mezzo cucchiaino di zucchero, possono causare un aumento di peso di 15 kg nell’arco di 20 anni in persone geneticamente predisposte? Un eccesso tanto difficile da eliminare quanto facile da accumulare. Pensate allora quali danni può causare un po’ di grassi saturi in eccesso durante l’arco di 20 anni.



    La conoscenza della propria disposizione genetica, la conoscenza del ruolo di certi geni nel determinare i nutrienti di cui ognuno necessita, la conoscenza del proprio hardware, può offrire una forte motivazione a seguire un’alimentazione ed uno stile di vita più consoni ai propri bisogni.


04 gennaio 2016

Colon Irritabile e carenza da vitamina D

Uno studio condotto presso l’Università di Sheffield e pubblicato sulla rivista BMJ Open Gastroenterology, ha evidenziato che l’82% dei soggetti che lamentano disturbi riferibili alla sindrome del colon irritabile mostrano anche una carenza di vitamina D.

Guidati da Bernard Corfe, gli esperti britannici hanno analizzato il sangue di un gruppo di pazienti con questo disturbo intestinale e osservato che nell’82% dei casi era associato con una carenza di vitamina D. E’ anche emerso che la gravità del disturbo per ciascun paziente è intimamente correlata col grado di tale carenza vitaminica: ovvero maggiore è la carenza, più grave e invalidante si presenta il disturbo. Lo studio suggerisce l’opportunità di fare uno screening della concentrazione di vitamina D in pazienti con questo disturbo e potenzialmente anche di tentare un’integrazione vitaminica per verificare se questa possa essere di aiuto nella gestione dei sintomi.
La sindrome da colon irritabile è un disturbo diffuso e molto variegato, sia nei sintomi (i più comuni sono dolori addominali, crampi, costipazione o diarrea) sia nel livello di gravità che lo contraddistingue. Si stima che colpisca il 10-15% degli adulti, è esacerbato da dieta scorretta e vita stressante e, in molti casi, può avere un impatto significativo sulla qualità della vita.
http://www.nutrieprevieni.it/colon-irritabile-e-carenza-di-vitamina-d-ID3533 

03 ottobre 2015

Cancro alla prostata e integratori del pr Fabio Firenzuoli

Impressionante leggere dai media le notizie riprese dalla letteratura scientifica … perché poi si pone sempre il dilemma di andare o non andare e come andare a consultare la letteratura scientifica alla fonte.  E’ il caso ad esempio dell’ultimo lavoro di recente pubblicato dal gruppo del Gontero P. e coll.  dell’ Università di Torino sui rischi degli integratori per il cancro alla prostata. Ieri è comparso su La Stampa di Torino un articolo titolato “Troppi integratori  alimentari provocano il tumore alla prostata”. Ora capisco anche il fatto che i titoli dei giornali hanno il significato ben preciso di far vendere o di comunque di attirare l’attenzione del lettore, ma… santamadonnina, si sta parlando di patologie gravi e diffuse come il cancro, e non si possono lanciare così nell’etere notizie allarmanti,  quando vai davvero a leggere il lavoro ti rendi conto che ci sono cose che non tornano…
Eh insomma…
Allora ripartiamo dall’inizio del mio discorso.
Chi lancia la notizia scientifica in particolare se vuol essere sensazionale, si deve accontentare di quello che gli viene riferito ? deve leggersi il riassunto del lavoro presentato ad un congresso? Il riassunto del lavoro in fase di pubblicazione una volta accettato per la pubblicazione su una rivista ? o solo quando pubblicato ? o forse non è meglio leggere tutto il lavoro per esteso già pubblicato ? o ancora leggerselo tutto ed entrare nel merito del lavoro per capire come è stato condotto davvero il lavoro ? per poter meglio trasferire l’essenza della ricerca ai suoi lettori ovviamente, in un linguaggio semplice e chiaro.
Ebbene, tutto questo processo, che può richiedere più o meno tempo ed  ovviamente delle competenze, è indispensabile, e può essere mediato anche da un tecnico, ma mi ripeto, è indispensabile, soprattutto quando si devono far passare notizie  cosiddette perlomeno apparentemente “rivoluzionarie” altrimenti si rischia di prendere anche delle cantonate…
Ebbene leggere questo lavoro specifico dal vivo, cioè pubblicato per esteso è stato per me una sorpresa nella sorpresa, perché da La Stampa, avevo appreso che un supplemento di selenio, licopene e tè verde provoca il cancro alla prostata, leggendo il lavoro sulle pagine della rivista scientifica, ho trovato una serie di motivazioni tecniche , assolutamente non banale, anzi…, che dovrebbero far rivedere quantomeno la discussione e le conclusioni se non il disegno del lavoro stesso:
  1. è stata utilizzata una dose  giornaliera di licopene superiore al doppio di quanto ammesso dal ministero, quando c’era già da tempo letteratura sui rischi di una supplementazione esagerata di licopene …
  2. perché lo hanno somministrato in un’unica compressa associandolo al tè verde, per il quale invece c’è ampia letteratura relativa alla attività protettiva del tè verde  ?
  3. avrebbero dovuto semmai nel tempo somministrare a gruppi distinti dosi diverse di licopene  e vedere se ci fossero state risposte diverse
  4. oppure creare gruppi distinti con comunque le varie sostante separate
  5. è stato somministrato un estratto di polifenoli di tè verde di cui manca la  analisi qualitativa e lo studio di farmacocinetica
  6. è stato condotto uno studio così complesso, durato molti anni,  coinvolgendo tante strutture, uomini, mezzi, risorse, per anni e anni, in realtà studiando in tutto soltanto 27 trattati su un totale di 60 arruolati.
  7. dei pazienti non è stata studiata la storia familiare di carcinoma prostatico
  8. quindi per concludere (siccome poi quando si parla di efficacia si pretendono, giustamente, sempre i grandi numeri) in questo caso invece si deve dire che su un piccolo numero di pazienti trattati, pur essendo state utilizzate tecniche sofisticatissime, in realtà non sono stati adottati una serie di accorgimenti, forse banali, che avrebbero magari alla fine farci capire se davvero qualcuna di quelle tre sostanze fosse stata rischiosa o meno per qualcuno di quei pazienti.
  9. Ma sarebbero comunque serviti numeri enormi e disegni di studio adeguati a valutare la sicurezza e non l’efficacia.
  10. La stampa avrebbe dovuto tener conto anche di tutto questo
E ora, se me lo consentite, vado a farmi una bella tazza di tè verde.
Fabio Firenzuoli

03 agosto 2015

La dieta per favorire il concepimento


Uno stile di vita sano è un elemento imprescindibile quando si decide di avere un bambino.  

La giusta attività fisica, una corretta alimentazione e la messa al bando di fumo, alcool e sostanze nocive, permettono non solo si diminuire le probabilità di problemi in gravidanza ma al contempo, anche diaumentare le possibilità di concepimento.
Uno studio pubblicato sul Journal of Nutritional & Enviromental Medicine e condotto su 367 coppie che avevano precedentemente sofferto di infertilità primaria e secondaria, ha messo in evidenza l’importanza di una corretta alimentazione e i suoi risvolti sulla fertilità.
Le donne partecipanti avevano un’età media di 34 anni e i maschi di 36.
Lo studio è durato ben 3 anni, le coppie sono state sottoposte a  un preciso programma alimentare e l’89% di esse è riuscita a concepire un bambino e dare alla luce bimbi sani. Non si è registrato alcun aborto spontaneo, tutti bimbi sono nati normopeso e in buona salute.
Delle 204 coppie con problemi di fertilità, l’86% ha portato a termine la gravidanza. Se considerate che le tecniche di procreazione assistita hanno una percentuale di successo mediamente del 25% (1 su 4), potete ben capire l’importanza dello studio: una cura mirata allo stile di vita influisce direttamente sull’esito della gravidanza.

Quali sono i cambiamenti utili da apportare alla dieta?

Vediamoli assieme. Innanzitutto al giorno d’oggi è sempre più complicato assumere le sostanze nutritive essenziali a causa degli alimenti sempre più lavorati e impregnate di sostanze tossiche (come pesticidi). Però tutto ciò che mangiamo e beviamo può influire sulla nostra fertilità e ciò non va sottovalutato.
Per capire se ci sono particolari carenze si potrebbe fare qualche analisi particolare, come l’esame della composizione mineraria del capello ad esempio. In ogni caso si può cominciare semplicemente iniziando a scindere tra alimenti “buoni” e “cattivi”.
Seguire una dieta sana pre-concepimento significa semplicemente introdurre tutte le sostanze nutritive per concepire e far crescere bene il bambino eliminando al contempo tutte quelle sostanze che interferiscono con questo processo.
Tra le varie sostanze che interferiscono con la fertilità ci sono: caffeina, fumo di sigaretta, alcool, droghe, mercurio, piombo, pesticidi e diserbanti.
La dieta pre-concepimento (e per dieta non si intende un programma per perdere peso!)oltre a bandire tali sostanze si propone di fornire alla coppia tutte le sostanze necessarie per il concepimento e una gravidanza salutare.
Il massimo sarebbe quello di poter disporre di un orticello dove coltivare pomodori, carote, frutta… ma non è possibile al giorno d’oggi, soprattutto per chi vive in città.
I prodotti biologici che acquistate vanno bene ma solo se effettivamente tali. Attenzione sempre a quello che comprate, mi raccomando! Qualità prima di tutto! Ne va della vostra salute.
Servono circa 3 mesi di corretta alimentazione affinché la coppia possa iniziare a sentire i primi benefici del nuovo stile di vita.
La dieta pre-concepimento consiste nella giusta quantità di carboidrati, grassi , proteine, fibre, molta acqua (pura). 

Carboidrati

I carboidrati  si dividono in semplici (zuccheri) e complessi (amidi e fibre), entrambi sani ed importanti.
Quando gli zuccheri semplici vengono lavorati per ottenere biscotti, dolci, bevande frizzanti o caramelle, perdono qualsiasi minerale e vitamina, non fanno altro che aumentare i livelli di zucchero nel sangue senza fornire alcuna sostanza nutritiva necessaria.
Meglio quindi tralasciare fonti come lo zucchero raffinato, la farina bianca, il pane e la pasta bianca, dolciumi, biscotti, bevande gassate, marmellate e gelatine, e meglio optare per pari alimenti integrali e cereali. E ovviamente ottima fonte di carboidrati sono la frutta, le patate, i legumi e la verdura fresca o cotta a vapore.

Proteine

Le proteine svolgono un ruolo importantissimo nel nostro corpo in quanto “mattoncini” essenziali di muscoli, enzimi, organi , tessuti, capelli…
Le proteine sono catene di amminoacidi che hanno un ruolo importantissimo anche nella fertilità.
La spermina e la spermidina hanno un ruolo fondamentale nella sintesi dello sperma  e maschi con una bassa conta di spermatozoi hanno anche bassi livelli di entrambe. I livelli di spermina e spermidina possono essere ripristinati con gli alimenti e gli integratori giusti. Da evitare fonti proteiche come le torte e le merende preconfezionate, salsicce, salami, hamburger, wurstel, patè e carni lavorate.

Grassi

Quando si sente nominare la parola grasso di pensa ahimè troppo spesso in negativo. Ci sono grassi e grassi +. Alcuni di questi infatti sono fondamentali per la fertilità. I grassi “buoni” sono rappresentati da i grassi non saturi, che si trovano in pesce, oli, noccioline, semi e contengono acidi grassi essenziali che non possono essere sintetizzati dall’organismo e devono essere introdotto con la dieta. Ok quindi ad omega 3-6 9 mentre le fonti di grassi “cattivi” da evitare sono rappresentate da: carne rossa, agnello, maiale, panna, formaggi grassi, olio di palma, margarina, pasticci, biscotti, torte, patatine fritte, cibi fritti in genere, gelati e barrette di cereali.

Fibre

Le fibre hanno un ruolo fondamentale nel conservare sano il sistema digerente e eliminare sostanze tossiche dall’organismo.
Le fibre aiutano anche ad alleviare i sintomi di alcune patologie come endometriosi, sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) che sono associate ad alti livelli di estrogeni nel corpo. Le fibre agiscono impedendo agli estrogeni di essere riassorbiti nel sangue.

Acqua

Assicurarsi sempre che l’acqua sia di buona qualità e priva di sostanze inquinanti. Sono raccomandati almeno 8 bicchieri di acqua al giorno.

Vitamine e minerali

Alcune vitamine (ad esempio l’acido folico) e alcuni minerali sono importantissimi prima, durante e dopo la gravidanza.
Ecco uno schema riguardante le quantità raccomandate dei principali nutrienti:
Vitamina A: indispensabile per la produzione di ormoni sessuali femminili. Non vanno assunti integratori di Vitamina A nè durante la gravidanza, nè quando si è in procinto di concepire. Alti tassi di retinolo infatti sono associati a possibili anomalie fetali.
VitamineB : è un gruppo di vitamine molto importanti per la fertilità e il loro assorbimento è inibito da fumo, alcol, stress e antibiotici. L’ipotalamo che rilascia gli ormoni sessuali è molto sensibile alle carenze di vitamina B.
  • Vitamina B1: la carenzadi questa vitamina è associata ad assenza di ovulazione o a mancato impianto dell’ovulo.
  • Vitamina B2: la sua carenza è associata a sterilità, aborto spontaneo e scarso peso alla nascita.Il fegato usa la vit. B2 per eliminare gli ormoni che hanno esaurito il loro compito e che potrebbero, se accumulati, interferire nelle comunicazioni  per la produzione di ormoni nuovi, determinando così disfunzioni.
  • Vitamina B5: importante al momento del concepimento per lo sviluppo del feto.
  • Vitamina B6: importante  per la formazione degli ormoni sessuali femminili.
  • Vitamina B12: necessaria per la sintesi di DNA e RNA.
  • Folati: Livelli di assunzione raccomandati  per le donne in gravidanza 400 mcg/giorno,
Vitamina C:antiossidante e contrasta i radicali liberi ma un eccesso (più di 1000 mg/giorno) può agre come antistaminico e asciugare il muco cervicale.Vitamina E: da studi l’associazione di questa vitamina con la Vitamina C, ha effetti positivi sull’ovulazione. Ha effetti positivi anche sulla funzionalità degli spermatozoi.Zinco: aiuta al mantenimento dei livelli ormonali negli uomini e nelle donne . E’ una componente importante del liquido seminaleFerro: la carenza di ferro può influire negativamente sulla fertilità, mentre una sua adeguata presenza può aiutare a prevenire gli aborti spontanei.Selenio: una carenza di selenio è associata a infertilità e rischio di abortoCalcio: carenza è associata a scarso peso alla nascita e a nascite prematureMagnesio: come nel caso del selenio, una sua carenza è associata a infertilità e rischio di abortoManganese: secondo alcuni studi una carenza di manganese è associata a disfunzioni  nell’ovulazione  e inibisce la sintesi di ormoni sessuali.Co-Enzima Q10: la sua integrazione può innalzare i tassi di fertilizzazione nelle pratiche di fecondazione in vitro.
Per capire dove sono contenuti questi nutrienti vi consiglio di utilizzare questo database dell’Istituto Nazionale di Ricerca per gli alimenti e la nutrizione (INRAN): http://www.inran.it/646/tabelle_di_composizione_degli_alimenti.html
Fonti:

Marina Nicholas, 3 steps to fertility

Zita West:Fertilità e concepimento 
http://www.periodofertile.it