08 febbraio 2016

LA BARRIERA ANTIOSSIDANTE E LE VARIANTI GENETICHE CHE LA MODULANO


Lo stress ossidativo è la conseguenza di uno squilibrio tra l'attività dei radicali liberi e il sistema antiossidante dell'organismo. Gli antiossidanti esogeni ottenuti con la dieta, come vitamina C, E, carotenoidi hanno un ruolo molto importante nella prevenzione e nella riduzione dello stress ossidativo. Le variazioni genetiche individuali coinvolte nell'assorbimento, nell'utilizzo e nel metabolismo di questi antiossidanti possono alterarne i livelli ematici, la loro esposizione a cellule bersaglio e conseguentemente l'avanzamento dello stress ossidativo. Gli antiossidanti endogeni includono enzimi come superossido dismutasi, catalasi, glutatione perossidasi e glutatione S tranferasi. Variazioni nei geni che codificano per questi enzimi possono influenzare l'attività del sistema antiossidante e il rischio di sviluppo di determinate patologie. I livelli circolanti di acido ascorbico sono influenzati da polimorfismi a singolo nucleotide (Snps) nel gene SLC23A1 che codifica per il trasportatore di tipo 1 della vitamina C (SVCT1), responsabile del trasporto attivo della vitamina C dall'intestino. Anche i livelli circolanti di tocoferolo sono influenzati da polimorfismi nei geni codificanti proteine coinvolte nell'assorbimento, trasporto e metabolismo come apoliproteine, citocromo P450 ed il gene SR-B1. MnSOD è la più importante tra le isoforme dell'enzima superossido dismutasi. Il polimorfismo più studiato di questo gene, Val16Ala, altera la funzionalità dell'enzima e la capacità del suo precursore di difendere le cellule dallo stress ossidativo.  L'enzima catalasi è codificato dal gene catalasi (CAT) ed è espresso principalmente nel fegato, nei reni e negli eritrociti. Un polimorfismo comune nella posizione -262 della regione non tradotta del gene CAT, dove una C (citosina) è sostituita con una T (timidina), determina una bassa attività dell'enzima, come riportato in alcuni studi. L'impatto di questo polimorfismo può essere anche influenzato dall'etnia, dal sesso e dal consumo di frutta e verdura. In uno studio di 1008 casi di cancro alla mammella e 1056 controlli del progetto Long Island Breast Cancer Study, il genotipo CAT-262 CC è associato con il 17% di diminuzione del rischio di sviluppo della patologia, rispetto ai portatori dell'allele T. Inoltre un alto consumo di frutta (>10 porzioni a settimana) o una supplementazione di vitamina C (> 133.7 mg/die) associato al genotipo CC ha dimostrato il più basso rischio di cancro alla mammella in questo studio. Ulteriori ricerche su altre Snps di questo e altri geni coinvolti nei processi antiossidanti sono in corso per migliorare la comprensione della complessa interazione geni-dieta.


Approfondimenti:Cahill LE, El-Sohemy A: Vitamin C transporter gene polymorphisms, dietary vitamin C and serum ascorbic acid. J Nutrigenet Nutrigenomics 2009;2:292-301.

Bastaki M, Huen K, Manzanillo P, Chande N, Chen C, Balmes JR, Tager IB, Holland N: Genotype-activity relationship for Mn-superoxide dismutase, glutathione peroxidase 1 and catalase in humans. Pharmacogenet Genomics 2006;16:279-286

Possible risk modifications in the association between MnSOD Ala-9Val polymorphism and breast cancer risk: subgroup analysis and evidence-based sample size calculation for a future trial. Breast Cancer Res Treat 2011;125:495-504.
Elena Giordano


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